L’area faunistica si trova a circa 800 m. s.l.m. in località Sa Portiscra nel Supramonte di Urzulei. L’accesso all’area avviene dal Km. 187 della S. S. 125 – Orientale Sarda, in località Ghenna ‘e Petha nei pressi di Sìlana. La zona si raggiunge con la propria auto. Gli aspetti naturali del territorio sono ancora ben conservati: importanti relitti della foresta secolare di leccio e maestosi ginepri, le rarissime orchidee selvatiche, la peonia e vari altri endemismi botanici. Da queste pendici spiccano il volo, tra gli altri, l’Astore Sardo e la maestosa Aquila Reale. I mufloni, i cinghiali, il gatto selvatico, la martora e la volpe soggiornano volentieri in questa zona. Queste e altre le caratteristiche per cui questa località è stata scelta come sito per la reintroduzione nel Supramonte del Cervo Sardo, dopo la sua estinzione avvenuta qui nei primi del 1900. In prossimità dell’oasi sarà possibile visitare il villaggio nuragico di “Or Murales” che, con circa 100 capanne conservate in buono stato e nascoste nella vegetazione, è uno fra più grandi e spettacolari della Sardegna; e gli altrettanto particolari ovili in pietra calcarea e ginepro che, sebbene dismessi, mantengono le loro caratteristiche originali.

Si parte da Ghenna ‘e Petha (oltre 900 metri Slm, al km 187 sulla 125) e, percorrendo una strada sterrata per 2800 mt, si arriva all’ingresso dell’area faunistica dove, parcheggiate le auto, si prosegue a piedi per l’escursione vera e propria. Percorsi un centinaio di metri, si può già ammirare il primo ovile (su barraccu) completo di recinto per le capre (sa corte) e ricovero per i maiali (cùmbula). Tutti gli ovili della zona sono costruiti interamente in pietra calcarea e travi di ginepro, sapientemente intrecciati dagli operai dell’Ente Foreste. Dal primo ovile si percorre il sentiero che conduce agli altri due ovili (or mufrones), dotati di ricovero per i maiali, adiacenti ad un fazzoletto di terra circondato da un muretto a secco, che veniva, sino agli anni ’60, coltivato dal pastore che qui vi soggiornava anche per un mese. Seguendo il sentiero si arriva alla zona panoramica dalla quale, sulla balconata che sovrasta la Codula di Luna, è possibile ammirare la catena calcarea che da Monte Oseli degrada fino a Cala Luna.
Da questo punto si arriva al bivio dove si può scegliere se proseguire alla scoperta di altri ovili oppure, seguendo le indicazioni, visitare il villaggio nuragico di Or Murales.